Il vero artigiano

Chi è il vero artigiano?

Facciamo chiarezza sulla differenza tra un manufatto artigianale e un prodotto industriale.

Il lavoro dell’artigiano e le sue abilità vengono spesso portate alla ribalta, anche in comunicazione, ma a volte senza vera cognizione di causa.

Scopriamo insieme cosa distingue un lavoro artigianale da un’attività industriale e le differenze dei rispettivi prodotti.

Innanzitutto, l’etimologia del termine artigiano parla da sola: deriva, infatti, dalla parola arte. Artigiano è chi produce o ripara beni attraverso il lavoro manuale, proprio o con l’ausilio di un numero limitato di dipendenti: è questo il significato che si evince, in maniera forse un po’ formale, dai comuni dizionari.

Ma c’è molto di più: nella realtà, questa figura si lega ad una specifica “condizione umana”, perché riporta ad un vero e proprio stato d’animo. L’impegno lavorativo dell’artigiano va oltre l’obiettivo, per coinvolgere la passione ed il desiderio di fare bene le cose, dando ascolto al cuore. Il lavoro, mai ripetitivo, diventa così una continua ricerca della soluzione, che mette costantemente in gioco mani e testa, per arrivare alla qualità assoluta.

Il prodotto, come nel nostro caso un divano, oppure una poltrona o un letto, è il frutto di un’abilità manuale e dell’esperienza acquisita e tramandata nel tempo, spesso di generazione in generazione. Ogni pezzo è quindi unico ed irripetibile: viene realizzato su progetto e personalizzato, sia ascoltando le esigenze del committente, sia trasferendo sul prodotto tutto il sapere artigiano.

Noi lo sappiamo bene: da tappezzieri artigiani, conosciamo il valore della manualità, dell’attenzione per i dettagli, del senso estetico e di come sia importante abbinare queste abilità alla conoscenza dei materiali e alle competenze tecniche. È l’eccellenza a guidarci quotidianamente, anche nella scelta di affiancarci a macchinari d’avanguardia, per essere sempre a passo con i tempi e risolvere le criticità date dall’evoluzione delle esigenze.

E il prodotto industriale?

Un bene commerciale, da produzione industriale, è il risultato di una fabbricazione in serie che segue degli standard produttivi e mira a massimizzare la quantità.

Generalmente, quindi, il produttore non conosce individualmente a chi è destinato il suo bene che, d’altra parte, difficilmente può avere le stesse caratteristiche qualitative di un prodotto di artigianato, pensato e costruito con maestria.

E qui entra in gioco il rapporto tra quantità e qualità: come in una bilancia a due bracci, più è il peso dato alla qualità, minore sarà la quantità realizzabile.

Ma come si riconosce un prodotto artigianale?

I tempi di lavorazione di un manufatto artigianale sono lunghi: basti pensare che il processo di produzione inizia con l’idea e lo sviluppo del progetto, per poi dare il via a tutte le fasi di realizzazione manuale che permettono di curare il prodotto in ogni particolare, spesso contando su tecnicismi che possono scaturire solo dall’esperienza.

Questo lavoro inizia a stretto contatto con il cliente, con l’ascolto dei suoi desideri e dei suoi gusti. Insieme si raggiunge la consapevolezza del prodotto finale migliore, per selezionare poi i materiali di qualità più idonei.

Questi aspetti si riflettono anche nel prezzo della realizzazione, che però, d’altra parte, avrà una vita lunghissima e potrà essere soggetta a restauro in caso di usura provocata dal tempo.

Ogni manufatto artigianale è personalizzato, fatto a mano su misura, e diventa custode della passione e del savoir-faire che solo gli autentici artigiani possono esprimere.

Una realizzazione di artigianato si nota subito: è un “amore a prima vista” di cui si coglie immediatamente la bellezza. Si percepisce che è stata fatta appositamente per noi, rispecchiandoci.

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