Dal telaio, qualità e prestazioni del divano

Forme, colori e tessuti, rappresentano un universo di bellezza in cui immergersi per costruire il nostro divano del cuore.

Ma sappiamo come è realizzato il suo fusto e che tipo di materiali sono stati impiegati, per capire se si tratta di un imbottito destinato ad una lunga vita? Eppure, rappresenta la parte più importante, da cui dipende la durata del prodotto. Non fermiamoci, quindi, all’apparenza, se desideriamo delle performance costanti nel tempo!

Addentriamoci dunque nei dettagli costruttivi di un divano artigianale, per comprendere le caratteristiche del telaio, che contribuisce in modo sostanziale a definirne la qualità. Per fare un buon scheletro ci vogliono infatti savoir-faire e competenza, requisiti che solo un falegname specializzato ed esperto può vantare, nella fattispecie un fustaio.

Ma partiamo dall’inizio: a “guidare” questo professionista del legno è prima di tutto il design del prodotto, insieme al comfort desiderato. Infatti, se da una parte estetica e funzionalità definiscono le linee, le altezze dei piedini e gli spessori dei cuscini, dall’altra determinano la forma, misura e peso della struttura, in un equilibrio perfetto di proporzioni.

Sì, perché, se pensiamo che la somma delle altezze di piedini, base dello scheletro e cuscini deve arrivare all’incirca ai canonici 42 cm, ne deriva che stile e ossatura del divano sono strettamente interdipendenti. Questo significa che la variazione delle dimensioni di una di queste parti incide sulle altre, stabilendo rapporti differenti in base al modello.

E qui entra in gioco l’intesa assoluta tra il falegname ed il tappezziere, che ne esalta le specifiche competenze, complementari alla riuscita di un imbottito eccellente. Va da sé che un falegname qualificato per la creazione di telai per divani incarna una figura strettamente specializzata, a cui compete la realizzazione di un prodotto dalle prestazioni precise.

Con in mente il risultato finale, il falegname si mette all’opera per creare un fusto solido, rispettando le proporzioni e le esigenze di funzionalità ed estetica richieste. La robustezza dipende da tre fattori fondamentali, rappresentati dal tipo di materiali selezionati, dalla combinazione degli stessi e dal loro spessore. Per un telaio di qualità si utilizzano di solito diverse varietà di legno, come il multistrato e il massello per le parti strutturali, la faesite e il compensato per le tamponature sagomate, ed anche il truciolare per parti verticali non portanti. Un buon legno ha la capacità di resistere alle sollecitazioni senza subire alterazioni. Non è comunque da escludere l’utilizzo del metallo, per strutture particolari, con meccanismi o in combinazione con il poliuretano stampato a freddo, ad esempio.

È fondamentale la bontà del materiale ma è altrettanto importante saper abbinare la tipologia di legno adatta alla parte del telaio a cui è destinata. Per cui, si prediligerà il multistrato per fasce portanti e giunzioni, mentre per l’intelaiatura destinata al molleggio con cinghie elastiche serve un legno resistente ma flessibile, come l’abete, capace di sostenere una grande trazione senza spezzarsi. Il faggio, invece, è destinato a elementi che richiedono maggiore rigidità. Infine, il truciolare, la faesite e il compensato completano le parti di chiusura della struttura.

Per questo tipo di lavoro, prevalentemente manuale, spesso è richiesta la realizzazione artigianale di sagome, in scala 1:1, che precedono la costruzione finale.

Altra capacità dell’artigiano è quella di saper scegliere la combinazione di materiali anche in virtù di un equilibrio di costi e funzionalità. Saper individuare il tipo di legno consono al suo impiego, con un occhio all’economia generale, dovrebbe sempre rientrare negli obiettivi del professionista, a vantaggio poi del cliente che acquista un bene di alta qualità ad un prezzo adeguato.

L’abilità del fustaio, come quella del tappezziere, si ritroverà poi nell’imbottito, un capolavoro di artigianato. Un pezzo unico, creato su misura e destinato a durare nel tempo.

Si capisce così come una parte “invisibile” dell’imbottito sia invece funzionale alla sua qualità. Questo ci invita a riflettere sulla necessità di non soffermarsi solo sull’estetica, in fase di acquisto. In particolare, non sarebbe sbagliato interrogarsi sul rapporto tra prezzo e qualità, considerando l’incidenza dell’uno sull’altra.

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