Quando si sceglie un nuovo divano, spesso ci si sofferma subito sulla valutazione della linea, del colore e del tessuto. Tutte considerazioni importanti, ma c’è un aspetto da non sottovalutare: i piedini dell’imbottito.
In effetti, questa parte del divano, apparentemente marginale, si rivela strategica ai fini della funzionalità del complemento e soprattutto della sua estetica. L’individuazione del materiale delle gambe e della loro forma va infatti a braccetto con lo stile del divano stesso nonché con la sua collocazione. Per cui, si sceglierà il metallo se si vuol puntare su una scelta contemporanea o di design, mentre si opterà per il legno nel caso di un arredo più classico, destinato ad un ambiente caldo.
Ma analizziamo nel dettaglio le diverse soluzioni che ci propone il mercato:
- il legno è un materiale versatile che viene utilizzato, in genere, per divani poco sollevati da terra, e si presta ad essere lavorato a forme tornite di cono, cilindro, goccia, cipolla oppure per un effetto squadrato. Uno stile tradizionale del divano spesso si abbina a questo tipo di scelta;
- i piedi in metallo, invece, possono essere la soluzione ideale per esaltare i tratti contemporanei dell’imbottito. Ferro, acciaio e alluminio rappresentano i metalli principalmente impiegati e si connotano per il loro carattere eclettico. Resistenti e malleabili, mostrano una personalità diversa a seconda della forma e della finitura, che può essere lucida, cromata, satinata, verniciata. I piedi in metallo rappresentano quindi la scelta migliore se è richiesta un’altezza più elevata o un profilo inclinato.
- altro materiale utilizzabile è la plastica. Economica e pratica, si rivela un facile alleato di imbottiti con piedi a scomparsa o che richiedono linee tendenzialmente semplici, per le quali il piedino è solo funzionale e più difficilmente motivo di stile.
Infine, altre accortezze da tenere in considerazione sono il tipo di pavimento dove poggerà l’imbottito: secondo lo stile e il materiale della superficie può essere preferibile una gamba in metallo oppure una soluzione in legno.
In ogni caso, è buona regola proteggere il pavimento da eventuali graffi applicando dei feltrini o dei gommini alla base dei piedi, anche se realizzati in materiali “morbidi” come il legno o la plastica ma in abbinamento al parquet. Normalmente, invece, le gambe in metallo, se di buona qualità, sono già provviste di un apposito tappo in plastica, teflon o gomma.
Anche la posizione non è da sottovalutare: per motivi di sicurezza e praticità, è preferibile un piedino montato in posizione rientrata rispetto al bordo dell’imbottito, al fine di evitare spiacevoli “scontri”. Se il design e lo stile del complemento ne richiedono la posizione a filo o all’esterno, sarà necessario fare un po’ di attenzione a dove si mettono i piedi quando ci si avvicina agli angoli del divano, soprattutto se i piedini sono molto alti o inclinati.
È importante sottolineare che l’unica funzione dei piedi è di sollevare l’imbottito da terra, che si sostiene attraverso la sua struttura. Su questa struttura sono montati i piedini. Ne deriva che, indipendentemente dai materiali, è indispensabile che essi ed il loro supporto siano realizzati ad arte secondo criteri di qualità e resistenza, a favore di un complemento destinato a durare nel tempo. (vedi foto dettaglio del piedino)
Foto dettaglio del piedino. Esempio di bassa qualità strutturale con conseguente rottura del supporto del piedino.
Ne consegue quindi che i piedi sono tutt’altro che un elemento di secondo piano quando ci si affaccia all’acquisto di un nuovo divano. Ma un buon manufatto è il frutto anche dei consigli che un valido produttore può dare all’acquirente. Il confronto con il tappezziere di fiducia risulta una mossa vincente, affinché le aspettative vengano soddisfatte. D’altronde, i piedini per un divano sono come un paio di scarpe per un vestito: lo completano in maniera armoniosa, seguendone ed esaltandone lo stile.